ANTONIA GUARNIERI

Cinque anni con Mario Tobino (1987 – 1991)

Omaggio a Mario Tobino nel centenario della nascita del grande scrittore toscano.

Antonia Guarnieri, figlia del noto critico Silvio Guarnieri, aiuta nei suoi ultimi anni lo scrittore toscano Mario Tobino a sistemare carte e ad ancora pubblicare. In questa specie di diario di quegli anni trovano spazio le confidenze, le riflessioni e, restituite nel libro quasi a viva voce e in diretta, le battute e le movenze estrose dell’irriducibile Tobino.

12,50

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Dettagli

Dimensioni 13 × 21 cm
Pagine

144

Copertina

con risvolti, flessibile

ISBN

L'Autore

ANTONIA GUARNIERI

ANTONIA GUARNIERI nasce nel 1943. Il padre, che dirige l’Istituto di Cultura Italiana di Timisoara (Romania), è poi chiamato a dirigere quello di Bruxelles. Ma all’improvviso, nel 1950, Silvio Guarnieri è costretto a rendere conto del suo essere comunista e, da un giorno all’altro, è licenziato. Da un ambiente internazionale la piccola Antonia precipita nella provincialissima Feltre. Ma anche a Feltre arrivano, ospiti del padre, gli amici: i nomi più noti della cultura letteraria e artistica dell’epoca. Questi incontri Antonia li rievoca nei racconti pubblicati su “Erba d’Arno” e su “L’Immaginazione”, e in uno dei suoi due volumi già usciti per le “Edizioni dell’Erba”, Cinque anni con Mario Tobino. Importanti nella sua formazione sono anche due donne, generose e vitalissime: la zia Maria Vittoria (protagonista delle Storie della zia Maria Vittoria) e Dianora Marandino, moglie del pittore Enzo Faraoni, uno degli amici del padre. A Dianora e a Enzo è dedicato il volume di racconti Casa Dianora, nel quale compaiono anche il cane Meo, un ghiro, una ranocchia, rappresentati con vena moralistico-favolistica. In questo ambiente si respira un’aria di totale democrazia: tra l’animale e l’uomo non c’è differenza; tutti, in quanto esseri viventi, hanno uguale dignità e uguale importanza.