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MARCO CIPOLLINI
MARCO CIPOLLINI, nato a Fucecchio nel 1946, ha trascorso l’infanzia a S. Miniato e nel paese natio; è poi vissuto a Volterra e a Piombino, e di nuovo a Fucecchio. Si è laureato in Lettere a Firenze nel 1975 e dal 1977 risiede a Empoli, dove si è sposato, esercitando l’insegnamento. È tra i fondatori e redattori di "Erba d'Arno", redattore di "Il segno di Empoli", collaboratore di “Orion’s belt” e di varie altre riviste letterarie, cartacee ed elettroniche, nelle quali pubblica poesie, racconti e interventi critici. Le sue principali opere edite sono: Rose d'eros, Vallecchi, 1981. Emblemi, Quaderni di Erba d'Arno, 1990. La Passione, Pubblinova Edizioni Negri, 1991. Carmi profani, Erba d'Arno, 1993. L'amante fantasma, Jouvence, 1996. Grandi carmi (tre poemi, elaborati lungo cinque lustri: Labirinto, La Passione, Sabbas), Edizioni dell'Erba, 1998. L'origine, un poemetto cosmogonico, Edizioni ETS (Pisa), 2002. Trittico, Edizioni La Copia (Siena), 2005. In edizione privata ha pubblicato Ninfale, un poemetto mitologico. Di Jean-Pierre Cascarino ha tradotto la raccolta di poesie Suite toscane, Edizioni ETS, 2005. Di François Cheng ha tradotto i Cantos toscans ed.e ilmiolibro.it (2015), in parte su “La Clessidra” 2/2006 e in parte su “Poesia” 217/2007 . Kore, un lungo racconto, è uscito nelle edizioni Titivillus, 2006. Nei Quaderni di Erba d’Arno nel giugno 2007 è uscito il libello Trattatello rivoltoso de l’uomo di Fucecchio ossia Marco Cipollini poeta esule all’età sua, contemporaneamente al poemetto Ritorno a Volterra, edizioni Toscana in Libri. Presso ETS, 2004, ha pubblicato Sirene, un poema in 5 libri, ogni libro di 12 canti, ogni canto di 240 esametri, nel quale l’autore riconosce l’opera più completa della sua poiesis. Le ultime opere edite sono gli Inni trinitari, per le edizioni Feeria, Comunità di S. Leolino (Fi), 2010; presso ETS (2013) il carme filosofico L’essere; i Carmi ulteriori, ed. ilmiolibro.it (2013). Nella medesima edizione sono apparsi nel 2014 i tre romanzi La immortale; Rinascite (fantascienza); Uno sguardo nel buio; e due libri di racconti: Racconti epifanici e Racconti fino alla fine del mondo; inoltre le Stagioni in Toscana, (poema autobiografico in quattro parti); gli Scritti speculari, contenente prose teoriche e versi; La maschera di carne (dramma in endecasillabi di ambientazione classica); i Carmi erotici (poemetti e liriche). Nel 2015 Massime e minime (300 aforismi), L'invitto (poema comico-eroico-fiabesco). I Carmi neometrici (tre poemetti narrativi dal modello metrico assolutamente innovativo); Imitazioni (traduzioni di testi classici in forma chiusa dal greco, latino, francese, inglese). Nel 2016 Repertori (due inusuali raccolte linguistiche), Santuario (una raccolta delle poesie inedite o disperse) e Il tempo (una rapsodia a due voci). Nel 2018 Amore e Morte e la nuova edizione del romanzo La immortale (edizioni Albatros).
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AGOSTINO DANI
AGOSTINO DANI è nato a S. Croce sull’Arno nel 1937 dove risiede. Collaboratore dell’Istituto di Preistoria dell’Università di Siena. Conduce ricerche di superficie nel Valdarno Inferiore. E’ redattore di “Erba d’Arno” e collabora a varie riviste scientifiche, fra cui: “Rivista di Scienze Preistoriche” nell’ambito dell’Università di Firenze e “Atti della Società Toscana di Scienze Naturali” dell’Università di Pisa. La sua attività di ricercatore spazia dalla preistoria al medioevo.
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ALBERTO MALVOLTI
ALBERTO MALVOLTI da tempo si dedica allo studio della storia medievale e moderna di Fucecchio e del territorio compreso tra la Valdinievole e il Valdarno. Ha pubblicato numerosi saggi su riviste di storia locale e ha partecipato a vari convegni di studio. Insieme a Giorgio Galletti ha pubblicato nel 1989, sempre per le Edizioni dell’Erba, il libro “Il ponte Mediceo di Cappiano”. E' presidente della Fondazione Montanelli-Bassi.
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ALDEMARO TONI
ALDEMARO TONI è nato e vive a Fucecchio (Firenze); è direttore della rivista "Erba d'Arno", un trimestrale nato nel 1980 che ha segnato un momento di ripresa delle riviste di cultura, continuando la tradizione delle riviste letterarie fiorentine. Svolge attività editoriale con le Edizioni dell'Erba che hanno sede in alcune stanze del palazzo Doddoli-Costagli dove è nato Indro Montanelli. Laureatosi in lettere, ha fatto studi sul poligrafo veneziano Ludovico Dolce; ha pubblicato nel 1991 il libretto La Canonica, nel 2001 una raccolta di racconti intitolata La Borghi e recentemente (2009) Una guerra lontana; ha curato per i Quaderni di "Erba d'Arno", 1987, Per Dante Giampieri, fondamentale omaggio al poeta sanminiatese e, nel 2000, Novecento al caffè, volume dedicato al lucchese Giuseppe Ardinghi. Suoi scritti si trovano anche nell'Antologia degli scrittori fucecchiesi edita nel 1990, in numerosi fascicoli di "Erba d'Arno" ed in altre riviste di cultura. > Profilo Facebook
Ex redattori
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RICCARDO CARDELLICCHIO
RICCARDO CARDELLICCHIO (1939-2021), giornalista professionista, a lungo caposervizio del quotidiano «Il Tirreno», è anche autore di libri di ricostruzione storica, narrativa, teatro e poesia. Tra di essi: "L’estate del ’44", sull’eccidio dei tedeschi nel Padule di Fucecchio il 23 agosto 1944; il monologo "Gli uomini della Contessa" (Matilde di Canossa) rappresentato per la prima volta alla Pergola di Firenze; Una sera d’estate, una stella; i romanzi "Un’estate di sangue" e "Un mare di carta"; la raccolta di haiku "Le nostre stagioni leggere"; numerosi racconti in antologie e settimanali.
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PIERO MALVOLTI
PIERO MALVOLTI (Fucecchio 1920-1998) esordisce come scrittore con Diario di famiglia pubblicato da Enrico Vallecchi nel 1964. Nel 1970 per le Nuove Edizioni Vallecchi pubblica Fucecchio, un paese. Nel 1976 pubblica sempre presso La Nuove Edizioni di Vallecchi Fine di una terra. Per Longanesi, in collaborazione con Manlio Cancogni, dà alle stampe una raccolta di 146 articoli di Indro Montanelli. E di Montanelli, per la collana “I Toscani” delle Edizioni dell’Erba nel 1993 pubblica una piccola biografia. Ha diretto la rivista “Erba d’Arno” dal 1980 al 1998, anno della sua morte.
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LUIGI TESTAFERRATA
LUIGI TESTAFERRATA (Empoli 1932-2021), formatosi alla scuola di Giuseppe De Robertis, ha insegnato, per ventitré anni, Italiano e Latino nei Licei ed è stato preside del Liceo Ginnasio “Virgilio” della sua città. Ha pubblicato un volume di studi dannunziani, D’Annunzio paradisiaco (Firenze 1972), e quattro romanzi: L’Altissimo e le rose (Reggio Emilia 1980, finalista al Campiello 1980, premio Chiavari 1981), Placide pene d’amore (Reggio Emilia 1983), Tenera come colomba (Firenze 1987, premio Enna-Savarese e premio Sirmione-Catullo), Perché ho ammazzato Leopardi? (Milano 1990). Ha tradotto le Favole di Fedro (Firenze 1977), l’Elogio della Follia di Erasmo da Rotterdam e le Metamorfosi di Ovidio (Roma 1978). Ha collaborato a “La Voce Repubblicana” ai tempi di Ugo La Malfa, a “Il Giorno” diretto da Guglielmo Zucconi, a “Il Giornale” e a “La Voce” di Indro Montanelli. Scrive su “Bell’Italia” di Giorgio Mondadori, su “Erba d’Arno” di cui è redattore e su “Toscana Qui” diretta da Giorgio Batini per l’editore fiorentino Bonechi.