Angeli a rotelle

con 9 disegni di Giovanni Nannelli (1898-1982)

“Angeli a rotelle” non è un romanzo, né una raccolta di brevi racconti. E’ un testo “sui generis” composto di piccoli schizzi rubati alla memoria che, tracciando il profilo di una famiglia toscana vissuta a cavallo della seconda guerra mondiale, rivela con delicatezza le ferite psicologiche impresse dalla storia su chi è stato adolescente negli anni’40. L’autrice – ora bambina, ora ragazza, ora donna matura – ridà forma, corpo e colore al contrasto tra la drammaticità della guerra e la sicurezza simbolicamente ovattata di un mondo domestico che quella stessa guerra ha distrutto. Una sicurezza rivissuta nel ricordo solare di gite in pineta con ai piedi sandalini Pirelli, di estati in Versilia tra castelli di sabbia e formine di latta, di sogni protetti dalle mura della casa avita, non ancora oltraggiata dalla violenza irrispettosa delle mine. Il tutto espresso con una prosa poetica scintillante, su cui si insinua a tratti più o meno marcati l’ombra di un destino storico in realtà già compiutosi