GIAMPIERO GIAMPIERI

Monte Summano. Ascesa e discesa nel fiabesco

In un libro sui generis, complesso e “barocco”, nuove penetranti esplorazioni nel fiabesco. Chi era Francesco Prelati, il mago nato verso il 1420 in Valdinievole e finito in quel di Francia presso il pedofilo assassino Gilles de Rais? Considerazioni sull’attentata innocenza nel “Pinocchio impiccato”. Il mistero e il perché della pedofilia.

Una rilettura di Perrault e delle sue fiabe (“Cappuccetto Rosso”, “La bella addormentata nel bosco”, ecc.) partendo da “Barbablu”.

Una rivalutazione del bistrattato Marino e la rivendicazione dell’origine italiana e napoletana (Basile) della fiaba.

18,00

Dettagli

Dimensioni 17 × 24 cm
Pagine

264

Copertina

flessibile, con risvolti

ISBN

L'Autore

GIAMPIERO GIAMPIERI

GIAMPIERO GIAMPIERI

GIAMPIERO GIAMPIERI è nato a Monsummano Terme (Pistoia) nel 1947. Si è laureato in Lettere presso l’Università di Firenze e si è da tempo dedicato all’insegnamento, non trascurando di svolgere un’intensa attività di ricerca e di studio. Ha pubblicato saggi su riviste (“Almanacco di galleria”, “Città di vita”, “Erba d’Arno” ecc.) e ha riproposto, in un volumetto del 1993, le poesie satiriche di un poeta monsummanese del sec. XVIII, l’Abate Paolo Francesco Carli.
Ma soprattutto Giampieri si è interessato alla figura e all’opera di Torquato Tasso, a cui ha dedicato uno studio biografico (Torquato Tasso, una psicobiografia, Le Lettere, Firenze 1995) e il presente volume intitolato Il battesimo di Clorinda, eros e religiosità in Torquato Tasso, Edizioni dell’Erba, Fucecchio 1995. Finalista quest’ultimo al Premio nazionale di critica letteraria “L. Russo” di Pietrasanta, edizione 1996.
Nel saggio “Tasso tra Amleto e Sigismondo, i due versanti del parricidio” ha avanzato l’ipotesi che il poeta di Sorrento sia il vero ispiratore dello Hamlet di Shakespeare. Giampieri ha pubblicato per la collana “I Toscani” Edizioni dell’Erba un volumetto dedicato a Francesco Berni. e, sempre per la stessa editrice, Monte Summano, ascesa e discesa nel fiabesco, dove l’autore fa una rilettura di Perrault e dedica interessanti pagine a Marino e a Basile.